Eichmann, Adolf

uomo politico tedesco (Solingen 1906-Tel Aviv 1962). Aderì al partito nazista nel 1932, passando poi a Berlino nel 1934. Nel 1938 si trasferì a Vienna per organizzare l'emigrazione coatta di ca. 150.000 ebrei in 18 mesi; lo stesso fece l'anno successivo a Praga (35.000 in 6 mesi), guadagnandosi così la direzione dell'Ufficio centrale a Berlino. Incaricato nel 1941 della “soluzione finale” del problema ebraico, curò la deportazione nei campi di sterminio di milioni di Ebrei di ogni parte d'Europa. Dileguatosi nel 1945 e rifugiatosi in Argentina sotto falso nome nel 1950, venne catturato da un commando israeliano e tradotto in Israele nel 1960. Il processo, di risonanza mondiale, ebbe luogo a Gerusalemme dall'aprile al dicembre 1961. Condannato a morte, e respinta la domanda di grazia, venne impiccato il 31 maggio 1962.

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