Eraclidi

(greco Hēraklêidai), figli e discendenti di Eracle. Secondo la tradizione, Illo e i suoi fratelli, figli di Eracle e di Deianira, perseguitati da Euristeo, fuggirono nell'Attica, da dove con l'aiuto di Teseo mossero contro quello, uccidendolo. Essi fallirono però nel tentativo d'impadronirsi del Peloponneso. Vi riuscirono invece i discendenti di Illo, Temeno, Cresfonte e Aristodemo. Essi divisero il Peloponneso in tre parti: la Messenia a Cresfonte, l'Argolide a Temeno e la Laconia a Proclo ed Euristene, figli di Aristodemo morto nel frattempo; questi ultimi diedero origine alle due famiglie reali di Sparta, gli Euripontidi e gli Agiadi. Con il mito del “ritorno degli Eraclidi” i Greci raffiguravano l'invasione dei Dori che, sotto la guida appunto di Temeno, Cresfonte e Aristodemo, raggiunsero il golfo di Corinto traversando il mare a Naupatto e di lì invasero e sottomisero il Peloponneso, fatta eccezione per l'Arcadia e l'Acaia.

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