Fòppa, Vincènzo

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pittore italiano (Brescia, circa 1427 o 1430-circa 1516). Personalità determinante per la pittura lombarda del Quattrocento, alla sua formazione contribuirono elementi locali (Bembo) e dell'ambiente veronese (Stefano e Jacopo Bellini) e padovano (Mantegna), come appare nella prima opera documentata, i Tre Crocifissi (1456, Bergamo, Accademia Carrara). Ma la poetica di Foppa, tipicamente lombarda, si rivela nel saldo plasticismo delle immagini (Madonna col Bambino, Milano, Museo Poldi-Pezzoli e Museo del Castello Sforzesco), nella sobria impostazione spaziale (affreschi con Storie di S. Pietro martire, i Dottori della Chiesa, Annunciazione e Assunzione, nella cappella Portinari in S. Eustorgio a Milano, 1468). Attivo a Pavia, Brescia e Bergamo, in numerosi soggiorni a Genova e in Liguria (dal 1461 al 1490) Foppa arricchì il suo linguaggio di spunti fiamminghi e franco-provenzali (Pala Fornari, 1489, Savona, Pinacoteca; Polittico Della Rovere, 1490, Savona, S. Maria di Castello), influendo a sua volta sulla cultura pittorica locale. Nella piena maturità del suo stile, Foppa seppe accogliere la lezione di Bramante (affresco con la Madonna col Bambino, da S. Maria di Brera, 1485, ora alla Pinacoteca di Brera) e Leonardo (Annunciazione, Isola Bella, collezione Borromeo).

C. L. Ragghianti, Il Foppa e le vetrerie del Duomo di Milano, in “Critica d'arte”, 1954; G. Frangi, Foppa. Lo stendardo di Orzinuovi, Brescia, 1977.

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