Faldèlla, Giovanni

scrittore e uomo politico italiano (Saluggia 1846-1928). Esercitata per breve tempo l'avvocatura, si dedicò all'attività letteraria e giornalistica e fondò, nel 1869, con gli amici G. Camerana e R. Sacchetti, Il Velocipede che fu il primo giornale della scapigliatura piemontese. Deputato dal 1881, nel 1896 fu nominato senatore. Carducci lodò la sua raccolta A Vienna, gita col lapis (corrispondenze viennesi per la Gazzetta Piemontese, raccolte in volume nel 1874) e riconoscimenti gli vennero da Il viaggio a Roma senza vedere il papa, pubblicato nel 1874 sul Fanfulla, dove apparvero anche poche puntate del romanzo Il serpe, sospeso per le proteste di alcune lettrici. Nel 1875 pubblicò le Figurine, una serie di bozzetti paesani, singolari per l'uso personalissimo della lingua, mista di voci italiane e dialettali, e per la descrizione umoristico-surreale dei personaggi. La felicità espressiva di quest'opera (forse il suo capolavoro) non si mantenne nelle successive. Si ricordano i racconti Rovine, Degna di morire, La laurea d'amore (1879) e i romanzi I capricci per pianoforte (1887-91), Madonna di fuoco e madonna di neve (1888), Sant'Isidoro (1909). Un libretto di piacevoli divagazioni è Roma borghese (1882).

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