Garvey, Marcus Aurelius

uomo politico afro-americano (Saint Ann's Bay, Giamaica, 1887-Londra 1940). Trasferitosi negli Stati Uniti, dette vita, nel 1914, alla Universal Negro Improvement Association (UNIA), allo scopo di rinsaldare i vincoli di solidarietà della razza nera e di combattere lo strapotere dei bianchi. Prevedeva un ritorno di tutti gli afroamericani nella homeland africana, appoggiandosi dapprima alla Liberia e rivendicando poi le colonie tolte alla Germania vinta. Fondò il giornale The Negro World e organizzò, tra il 1920 e il 1922, tre congressi pan-neri a New York, lanciando una “dichiarazione dei diritti dei popoli neri” e inviando una commissione alla Lega delle Nazioni per patrocinare la causa della sua razza. Fallita l'impresa (1923), Garvey fu incriminato per bancarotta fraudolenta e quale istigatore all'odio di razza e fu condannato a cinque anni di carcere (in parte condonati). Scontata la pena, tornò per qualche tempo in Giamaica e successivamente si stabilì a Londra. Le sue idee e la sua filosofia, raccolte e pubblicate dalla moglie Emy, influenzarono notevolmente i leader politici del continente africano dopo la seconda guerra mondiale.

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