Gass, William

scrittore statunitense (Fargo, North Dakota, 1924- University city, 2017). “Scrittore di prose” come egli stesso si è definito, ma anche critico e letterato, Gass è quello che si potrebbe definire un narratore sperimentalista. I padri letterari delle sue raffinate prose d'arte sono i poeti simbolisti, G. Stein, J. Ortega y Gasset, J. L. Borges e A. Robbe-Grillet. Secondo Gass gli unici eventi di un romanzo sono gli accadimenti linguistici, ciò che interessa lo scrittore non è la mimesi del mondo reale bensì la creazione di mondi e vite immaginari. Il lavoro di Gass, dal romanzo-saggio Willie Master's Lonesome Wife (1968; La moglie solitaria di Willie Masters) alla raccolta di racconti The First Winter of My Married Life (1979; Il primo inverno del mio matrimonio), straordinario pastiche di saggi, piccoli racconti, parodie, note, nozioni geografiche, è incentrato su un'attenta ricerca stilistica e linguistica. Gass è anche autore di saggi, tra i quali Habitations of the World: Essays (1985; Le abitazioni della parola) e Reading Rilke (2000; Leggendo Rilke) e di numerosi racconti singoli: Why Windows Are Important to Me (1982; Perché le finestre sono importanti per me), The Tunnel (1995; Il tunnel). Tra le ultime opere di Gass ricordiamo  i romanzi Middle C (2013) e Eyes (2015), e il saggio Life Sentences (2012). 

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