Gentiloni, Pàolo

Politico italiano (Roma, 1954). Presidente del Consiglio dei ministri dal dicembre del 2016 al giugno del 2018, dal 2019 ricopre l’incarico di Commissario europeo per l’economia. È discendente di Vincenzo Ottorino Gentiloni (1865-1916), a cui si deve la stesura dell’omonimo Patto che alle elezioni del 1913 favorì il rientro dei cattolici nella vita politica del Paese. Dopo aver frequentato il liceo Tasso di Roma, si iscrive alla facoltà di Scienze politiche presso l’Università La Sapienza. Di formazione cattolica, inizia il suo percorso personale all’interno del Movimento Studentesco di Mario Capanna per poi avvicinarsi a Legambiente, associazione che raccoglieva i primi gruppi ecologisti e antinucleari italiani. Direttore, dal 1984, del periodico La nuova ecologia, organo dell’associazione ambientalista, diviene nel 1993 portavoce del sindaco di Roma Francesco Rutelli, ricoprendo anche il ruolo di assessore al Giubileo (2000) e al turismo. Deputato nel 2001 nelle liste della Margherita, assume nel biennio 2005-2006 il ruolo di Presidente della Commissione di vigilanza RAI e, nella successiva legislatura, di Ministro delle comunicazioni del governo Prodi. In tale veste, propone una riforma della legge sulle telecomunicazioni che non sarà però approvata. Fra i fondatori del Partito Democratico nel 2008, viene nuovamente eletto deputato nelle elezioni del 2013 nelle fila del PD, e nell’ottobre del 2014 assume l’incarico di Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel governo Renzi. In tale ruolo si trova ad affrontare situazioni diplomatiche complesse: dai conflitti in Siria e in Libia al conflitto russo-ucraino, dalla lotta all’ISIS alla crisi diplomatica con l’Egitto seguita all’omicidio di Giulio Regeni. Dopo le dimissioni di Matteo Renzi, riceve dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il compito di formare un nuovo esecutivo, che si insedia il 13 dicembre del 2016. Il governo Gentiloni avvia un percorso di riforme sia sul piano interno (legge sul fine vita, vaccinazione obbligatoria, reddito di inclusione, legge elettorale) sia in politica estera (accordi per la gestione dei flussi migratori, rafforzamento dei rapporti con i Paesi arabi, riavvicinamento fra NATO e Russia). Rieletto deputato nelle file del PD nel 2018, si dimette da tale ruolo nel 2019 a seguito della nomina a Commissario europeo all’economia con deleghe alla fiscalità e all’Unione doganale.

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