Giorèllo, Giùlio
filosofo italiano (Milano 1945-2020). Laureato in filosofia e matematica, ha insegnato presso le università di Pavia e di Catania. Nel 1985 è divenuto titolare della cattedra di Filosofia della scienza presso l'Università di Milano. Giorello è uno dei massimi studiosi dei rapporti tra filosofia e scienza e fra le varie attività della ricerca, non solo scientifica. Oltre a vari articoli sui principali quotidiani e periodici nazionali, ha scritto numerose opere, fra le quali ricordiamo Lo spettro e il libertino. Teologia, matematica, libero pensiero (1985); Le ragioni della scienza (1986) in collaborazione con L. Geymonat; Le stanze della ricerca (1992); Filosofia della scienza (1992); Europa universitas. Tre saggi sull'impresa scientifica europea (1993), in collaborazione con Regge e Veca; Quale Dio per la sinistra? Note su democrazia e violenza (1994); Fraternità (1994), in cui ha allargato il suo discorso alla formazione scolastica e intellettuale dei giovani. Nel 2004 è uscito Prometeo, Ulisse, Gilgamesh. Ha pubblicato nel 1995 insieme a Donald Gillies Filosofia della scienza del XX secolo. Opere più recenti: Lussuria. La passione della conoscenza (2010), Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo (2010), Il Tradimento, In politica, in amore e non solo (2012), La filosofia di Topolino (2013), scritto con Ilaria Cozzaglio e Noi che abbiamo l'animo libero. Quando Amleto incontra Cleopatria (2014), scritto con Edoardo Bonicelli. Giorello è morto il 15 giugno 2020 a seguito di complicazioni provocate dal Covid-19.