Graf, Urs

orafo, disegnatore, incisore su legno e su rame svizzero (Solothurn 1485-Basilea ca. 1527). Si formò a Basilea, e con la sua arte espressiva e beffarda, arricchita da spunti di A. Dürer e di H. Baldung, fu tra i più significativi artisti svizzeri del sec. XVI. A Strasburgo fornì i realistici disegni per le 25 xilografie della Passione (1503); a Basilea fu aiuto del pittore di vetri H. H. Wolleb ed entrò a far parte (1512) della corporazione degli orafi. Nello stesso anno partecipò alla spedizione di truppe di ventura svizzere a Milano; durante tale periodo disegnò con pungente ironia bellissime scene di battaglia e di vita militare, fitte di riferimenti demoniaci e di simboli di morte (Il lanzichenecco e il diavolo, Museo di Basilea). Tra i primi acquafortisti, con D. Hopfer e Dürer, eseguì tre incisioni all'acquaforte, due delle quali datate 1513. Capolavoro della sua attività di orafo è il reliquiario del Piccolo San Bernardo (1514), di cui rimangono soltanto otto medaglioncini al Museo di Zurigo.

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