Gray, Thomas

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poeta inglese (Londra 1716-Cambridge 1771). L'amicizia con Horace Walpole, figlio del grande uomo politico, e con Richard West, figlio del lord cancelliere d'Irlanda, unitamente a quella con lo scrittore svizzero Charles-Victor de Bonstetten, furono le uniche emozioni che movimentarono la sua serena vita di studioso. Con i primi due compì un viaggio (1739-41) in Francia e in Italia, e alla precoce morte di West fu essenzialmente dovuta la nota di struggente malinconia (accentuatasi poi per l'amarezza della rottura con Bonstetten, intorno al 1770), che già traspariva dai primi versi di Gray, pubblicati anonimi nel 1747. La sua produzione poetica, piuttosto esigua, non gode oggi di una considerazione paragonabile a quella tributatale in età romantica, quando in Gray si volle riconoscere un anticipatore e un maestro. Ma se le sue poesie di argomento storico o mitologico, come The Bard (Il bardo), The Fatal Sisters (Le sorelle fatali) e The Descent of Odin (La discesa di Odino) oggi non suscitano più interesse, la famosa Elegy Written in a Country Churchyard (Elegia scritta in un cimitero di campagna) che, scritta tra il 1742 e il 1750 e pubblicata nel 1761, diede inizio al genere sepolcrale (ispirandosi tra gli altri a Foscolo), che conserva ancora, grazie alla riuscita fusione tra spontaneità di sentimenti e sobrietà di espressione, un fascino notevole. Di Gray è poi da ricordare un interessante epistolario, che lo rivela prosatore arguto e vivace, tra i migliori del genere.

R. W. Ketton Cremer, Thomas Gray, Cambridge, 1955; L. Conti Camaiora, Gray, Keats, Hopkins Poetry and the Poetic Presence, Lecce, 1985.

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