Gripáris, Ghiánnis

poeta greco (Sifno 1871-Atene 1942). Esordì verso il 1895, collaborando alla fondazione della rivista Eco letteraria e pubblicando in Hestía alcuni sonetti che fecero scalpore, fra l'altro, per la decisa affermazione di fede demoticistica in un ambiente ancorato alla lingua pura. Frenato e certamente condizionato da un'ossessiva ricerca di perfezione stilistica, si cimentò in componimenti tributari del simbolismo e del parnassianesimo, ma anche della lezione alessandrina, pubblicati in periodici e raccolti poi nell'unico volume di poesie, Scarabei e terrecotte (1919), che gli valse il premio nazionale delle lettere. Si dedicò poi alla traduzione dei classici, per riproporli al popolo greco nella lingua moderna, che arricchì di parole della grecità medievale e periferica.

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