Grossman, David

giornalista e scrittore israeliano (Gerusalemme 1954). Grossman si è imposto come il maggior autore israeliano vivente, il più tradotto nel mondo, e anche come autorevole commentatore politico sui media internazionali. Il suo tentativo è stato da sempre quello di comprendere e interpretare il punto di vista del “nemico” palestinese, non più nemico ma “uomo”. A Gerusalemme, dove ha studiato filosofia e teatro, Grossman ha collaborato come commentatore alla radio israeliana. Dopo la raccolta di novelle Il segreto (1983) e il romanzo Il sorriso del capricorno (1983), ambientato in Cisgiordania tra il 1967 e il 1973, Grossman ha pubblicato: Vedi alla voce: amore (1986), testimonianza di straordinaria originalità stilistica e linguistica sulla seconda generazione di “figli dell'Olocausto”; Il vento giallo (1987), che, dedicato alla situazione degli Arabi palestinesi della Cisgiordania e di Gaza, ha dato a Grossman notorietà internazionale, dovuta anche al quasi simultaneo riaccendersi della rivolta araba nei territori occupati; Il libro della grammatica interiore (1992) dove, attraverso la storia di un bambino israeliano che non riesce a crescere, ha affrontato il tema della lotta dell'uomo contro l'arbitrarietà del destino; Un popolo invisibile (1994). Nello stesso anno ha pubblicato Ci sono bambini a zigzag (uscito in Italia due anni dopo). Il tema classico di questo romanzo di formazione è la vita come viaggio, il viaggio come passaggio dall'età dell'innocenza a quella della conoscenza e presa di coscienza; il protagonista e l'Io narrante è un tredicenne, Nono, che compie da solo il viaggio in treno per Haifa dalla sua città, Gerusalemme. Nel 1998 esce Che tu sia per me il coltello, storia di un adulterio del tutto intellettuale, dove l'aspetto erotico si ferma alla fantasia del desiderio e all'ambiguità del tradimento dei due rispettivi coniugi e resta sospeso a un lunghissimo rapporto epistolare destinato ad aiutare i due amanti ad analizzare se stessi; nel 1999 ha pubblicato Un bambino e il suo papà, serie di dialoghi tra il piccolo Itamar e il padre, creatura paziente e fantasiosa. Nel 2003 ha pubblicato La guerra che non si può vincere, raccolta di editoriali e reportage pubblicati su alcune testate internazionali e Col corpo capisco; nel 2007 è uscitoil libro per bambini La lingua speciale di Uri.

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