comune in provincia di Taranto (22 km), 130 m s.m., 101,37 km², 31.189 ab. (grottagliesi), patrono: san Ciro (ultima domenica di gennaio).

Generalità

Cittadina posta sui rilievi collinari nel settore sudorientale delle Murge. Sorge in un territorio caratterizzato dalla presenza di numerose gravine, basse grotte di origine carsica, ed è rinomata per la produzione di ceramiche artistiche.

Storia

La sua origine risale all'alto Medioevo, quando la popolazione di alcuni casali, per sfuggire alle distruzioni saracene, si rifugiò nelle grotte (da cui il nome del paese); in seguito le gravine vennero occupate da monaci basiliani. Fu possesso dei vescovi di Taranto, ai quali venne contesa dalla comunità di Martina Franca; ebbe tra i vari feudatari i Caracciolo.

Arte

La chiesa madre (sec. XI-XII), dedicata a San Ciro, ha la facciata del 1379 e un portale dalle forme romanico-pugliesi. Al suo interno si può ammirare la cappella del Rosario (1709), con ricca decorazione barocca. Poco distante sorge il castello Episcopio, imponente fortezza medievale eretta nel sec. XIV, ma più volte rimaneggiata: ospita, in un'ala, il Museo della Ceramica, con circa 300 manufatti di varie epoche. Vicino al castello si trova il suggestivo quartiere delle fabbriche di ceramica, detto li cammen’re (“i camini”), con giare e anfore accatastate, dal Cinquecento in avanti, nelle vie e sui tetti delle abitazioni; qui operano ancora molti artigiani, alcuni dei quali hanno allestito il proprio laboratorio all'interno di grotte. La chiesa del Carmine custodisce un presepio, opera scultorea in pietra leccese di Stefano da Putignano (1530). Presso l'Istituto Statale d'Arte è allestito il Museo Didattico delle Maioliche.

Economia

La principale risorsa economica è la produzione di ceramiche, sia industriale sia artigianale, che vanta una tradizione secolare ed è favorita dalla buona argilla locale. L'agricoltura produce soprattutto uva da tavola e da vino (aleatico di Puglia DOC), olive, cereali, ortaggi e foraggi; è praticato l'allevamento ovino, caprino e bovino. Una certa rilevanza ha il turismo.

Curiosità e dintorni

Dal 14 al 30 agosto ha luogo la cosiddetta “giocosa battaglia”, rievocazione in costume rinascimentale di un combattimento tra Cristiani e Turchi avvenuto nel 1570. Sempre in agosto si svolge la Mostra della Ceramica e della Maiolica, in cui sono esposti gli oggetti dell'artigianato locale. Nei dintorni è il secentesco santuario di Santa Maria Mutata, che custodisce, oltre a un affresco medievale della Madonna, un crocifisso ligneo (sec. XV) e una statuetta in pietra della Madonna col Bambino (sec. XIV). Tra le gravine che si trovano attorno a Grottaglie spiccano la gravina Foranese, che in una grotta custodisce un Calvario duecentesco scolpito nel tufo, la gravina di San Biagio (o Pensieri), che deve il nome alla piccola chiesa rupestre omonima in cui sono visibili affreschi e iscrizioni greche, e la gravina Riggio, la più vasta di tutte.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora