Härtling, Peter

scrittore tedesco (Chemnitz 1933). Collaboratore della rivista Der Monat di Berlino Ovest e, dal 1968 al 1973, direttore della casa editrice Fischer di Francoforte, dopo aver esordito come lirico con Poeme und Songs (1953; Poemi e canzoni), cui è seguita una raccolta di poesie e saggi, si è affermato soprattutto come narratore: Niembsch oder der Stillstand (1964; Niembsch ovvero l'arresto), Das Familienfest (1969; La festa di famiglia), l'autobiografico Zwettl. Nachprüfung einer Erinnerung (1973; Zwettl. Riesame di un ricordo), Anreden (1978; Allocuzioni), raccolta di 44 dialoghi lirici, Nachgetragene Liebe (1979; trad. it., Risentimento), storia della sua infanzia sotto il nazismo, Sophie macht Geschichten (1980; Sofia fa storie), Jakob hinter der blauen Tür (1983; Giacobbe dietro la porta blu), Waiblingers Augen (1987; Gli occhi di Waibling). Ha inoltre pubblicato la raccolta di poesie Die Morsinger Pappel (1987; Il pioppo di Morsing) e il racconto autobiografico Der Wanderer (1988; Il viandante). Nel 1989 è uscita la raccolta di liriche Die Gedichte 1953-87 e quella di saggi su personaggi del mondo letterario appartenenti all'arco di tre secoli Wer vorausschreibt, hat zurückgedacht (Chi scrive guardando in avanti, ha il pensiero rivolto al passato). Oltre ai due romanzi per ragazzi Fränze (1989) e Lena auf dem Dach (1993; Lena sul tetto), nei quali tratta i temi della disoccupazione e del divorzio visti nella prospettiva dei figli, meritano di essere menzionati il romanzo Schubert. Zwölf moments musicaux und ein Roman (1993; Schubert. Dodici momenti musicali e un romanzo), Bozena (1994), storia di una collaboratrice ceca durante l'occupazione nazista, Schumanns Schatten (1996; L'ombra di Schumann) e Reise gegen den Wind (2000; Viaggio controvento).

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