Cenni storici

(Ḥafsidi). Dinastia berbera musulmana che governò l'Ifrīqiyah (Tunisia) dal sec. XIII al XVI. Trae il nome da Abū Ḥafṣ, antenato di Abū Zakariyyā' che nel 1236 si rese indipendente dagli Almohadi, per conto dei quali governava l'Ifrīqiyah, dando inizio a una dinastia. Con fortunate spedizioni militari estese il suo dominio sino ad Algeri. Al-Muntaṣir, suo figlio e successore, consolidò il regno difendendolo con successo dall'attacco portato dai Francesi contro Tunisi nel 1270, e assicurandogli la massima prosperità economica e la più elevata fioritura artistica e intellettuale. Gli Hafsidi svilupparono rapporti commerciali con gli Stati cristiani mediterranei. Un periodo di disordini e di anarchia seguito alla morte di al-Muntaṣir portò alla scissione del dominio nei due regni di Tunisi e di Bugia (1284). L'unità si ricostituì per qualche tempo nel sec. XIV. Nel sec. XVI il regno hafsida si trovò inserito nella lotta turco-spagnola per il controllo dell'Africa settentrionale. Mūlāy Hassan, scacciato da Tunisi nel 1534 da Khayr ad-Dīnvi ritornò l'anno dopo con la spedizione di Carlo V. Nel 1574 la dinastia venne destituita dalla definitiva conquista turca.

Architettura

Gli Hafsidi attirarono alla loro corte numerosi artisti andalusi, che vi formarono una classe colta, selezionata, rivale di quella maghrebina. Le opere architettoniche degli Hafsidi risentono di questo doppio influsso: le piante dei loro edifici s'ispirano alla tradizione, mentre gli ornati rispecchiano la fantasia moresca. Così la moschea della Qasba di Tunisi affianca a una sala di preghiera dalle navate su archi a ferro di cavallo un minareto decorato da losanghe a reticolo e arcatelle di gusto maghrebino. Analogamente il Bab Lalla Rihana, portale aggiunto nel 1294 alla Grande Moschea di Kairouan, è decorato con losanghe, palmette e caratteri cufici di puro stile moresco.

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