Generalità

Provincia (167.000 km²; 93.150.000 ab., secondo una stima del 1999; capoluogo Chengchow) della Cina centrorientale, estesa sul basso bacino del Hwang He, o Fiume Giallo (il nome Henan significa appunto “a S del fiume”). Il territorio, montuoso nel settore occidentale (monti Taihang, Hsiao, Hsiungerh, Funiu, Tungpai), che raggiunge i 2256 m di altitudine, è pianeggiante in quello orientale, attraversato da una fitta rete fluviale (fiumi principali il Hwang Ho e il Huai He). L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, tabacco, cotone, semi oleosi), praticata soprattutto nel settore orientale della provincia, sulla bachicoltura e sullo sfruttamento del sottosuolo (carbone, estratto dai monti Taihang presso Tsiaotso e presso Hopi e, più a S, presso Pingdingshan); le industrie, che operano soprattutto nei settori siderurgico, metallurgico, tessile, meccanico, alimentare e del cemento, sono concentrate nel capoluogo e nelle città di Anyang, Luoyang, Kaifeng, Nanyang e Sinyang. La provincia è attraversata da N a S dalla ferrovia Pechino-Canton.

Storia

Culla della più antica civiltà cinese, sul suo territorio dal sec. IV al XIII si verificarono incessantemente incursioni da parte di popolazioni nomadi: Hsiung-nu, T'o-pa, Ch'i-tan, Jurčin, Mongoli; continue si susseguirono pure le rivolte contadine. Pur restando la provincia essenzialmente agricola, all'inizio del sec. XX comparvero nell'Henan le prime ferrovie e le prime industrie costruite con capitale straniero. Durante la guerra di liberazione nazionale dai Giapponesi (1937-45) attraverso l'Henan passava la linea del fronte; nel 1944 i principali centri e le principali linee di comunicazione della provincia furono conquistati dai Giapponesi a causa dell'arrendevolezza del Kuomintang; nel maggio 1949 la regione fu totalmente sgombrata dalle forze del Kuomintang.

Archeologia

Questa regione è stata la sede di numerose culture neolitiche come quella di Peilikang (datata ca. V-IV millennio a. C.), quella Yang-shao (VI-III millennio) nello Henan occidentale e resti della Lung Shan (III-I millennio). Si passa poi ai reperti della dinastia Hsia (sec. XXI-XVI a. C.), distribuita soprattutto nella zona occidentale dello Henan, con il centro di Erlitou. La sua produzione bronzea (armi, attrezzi, vasi rituali) e ceramica precede la fase Shang (sec. XVI-XI a. C.) che vedrà a Erlikang, Chengchow (l'antica Ao) e Anyang (Hsiao-t'un) la sua massima espressione (tombe, resti architettonici, ricchi arredi funebri). Sempre questa regione è stata sede di importanti capitali, come Loyang e Kaifeng, nelle dinastie successive, mentre notevoli complessi monumentali rupestri (grotte di Lung Mên, Kung-hsien) testimoniano lo sviluppo della scultura buddhista in territorio cinese dal sec. V al sec IX.

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