Hesse, Hermann

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scrittore tedesco (Calw, Württemberg, 1877-Montagnola, Lugano, 1962). Figlio di un pastore protestante e nipote di un missionario in India, esercitò le attività di libraio e d'antiquario a Basilea. Nel 1911 si recò in India, dove subì il fascino delle filosofie orientali che rappresenteranno in seguito uno dei temi chiave delle sue opere di narrativa e anche di saggistica. Fu militante della Croce Rossa nella prima guerra mondiale. Nel 1919 si stabilì a Lugano, dove si dilettò anche a coltivare la terra, dipingere e far musica. Nel 1946 ricevette il premio Nobel per la letteratura. I primi romanzi, Peter Camenzind (1904), sulla figura "romantica" di un giovane ribelle in conflitto con i genitori, Unter dem Rad (1906; Sotto la ruota), Gertrud (1910), Rosshalde (1914), in cui viene "inaugurato" il tema del viaggio in India, Knulp (1915), e Demian (1919), sono il riflesso di un'adolescenza ribelle, dello studio di Jean Paul e dell'influsso della psicanalisi. Ma la vera problematica di Hesse si dispiega, dopo Klingsors letzter Sommer (1920; L'ultima estate di Klingsor), parabola sulla tormentata esistenza dell'uomo nella civiltà occidentale, in Siddharta (1922), storia di un giovane bramino che, incerto fra la vita ascetica e le gioie del mondo, ritorna placato a quella. Gran parte dei suoi romanzi sono mirabilmente in bilico tra sequenze narrative e riflessioni filosofiche, senza mai giungere ad epiloghi compiuti in entrambi gli ambiti. Come, ad esempio, in Der Steppenwolf (1927; Il lupo della steppa), romanzo di matrice espressionistica, in cui Hesse rappresentò la crisi di un uomo maturo, lacerato dal contrasto fra istinti e necessità etiche, eros e contemplazione. La leggenda medievale Narziss und Goldmund (1930; Narciso e Boccadoro), che ha goduto di grandissima popolarità anche presso gli hippies americani, ritorna al dualismo di Siddharta fra istinto e ascesi, mentre Das Glasperlenspiel (1943; Il gioco delle perle di vetro) risolve tale dualismo in un'utopistica Repubblica del 2000, composta di asceti, artisti e scienziati, in cui si condensano le varie esperienze culturali del mondo: il romanzo è in sostanza un tentativo di sintesi tra filosofie occidentali e orientali. Negli ultimi anni pubblicò principalmente libri di ricordi e saggi.

Bibliografia

M. Schmidt, Hesse, Weg und Wandlung, Zurigo, 1947; F. Masini, Dialettica dell'avanguardia, Bari, 1973; H. Küng, Maestri di umanità, Milano, 1989.

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