Hofmannsthal, Hugo von-

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Biografia e opere

Scrittore austriaco (Vienna 1874-Rodaun, Vienna, 1929). Di sangue misto italo-ebraico-boemo, viaggiò nei Paesi mediterranei e in Scandinavia. Appartenne per breve tempo al circolo di S. George ed ebbe una durevole amicizia e collaborazione con R. Strauss. Scrittore fecondissimo, oltre che critico e divulgatore, sintetizzò gli umori culturali del tempo, il simbolismorancese e la coscienza di disfacimento della monarchia asburgica. Cominciò giovanissimo, suscitando ammirazione e stupore per la perfezione della forma, classicamente nitida, con poesie e drammi lirici, tra cui Der Tod des Tizian (1892; La morte di Tiziano) e Der Tor und der Tod (1893; Lo stolto e la morte), e diede in Der Abenteuerer und die Sängerin (1899; L'avventuriero e la cantante) un dramma psicologico ambientato nella Venezia del Seicento, che svela le diramazioni della sua fantasia nel musicale e nel figurativo, e propone il tema del perdurare dell'io nelle sue fatali mutazioni. Nel 1901 pubblicò il Brief des Lord Chandos (Lettera di lord Chandos) che si considera il manifesto della crisi del soggettivismo psicologico-estetico e dell'aristocratico decadentismo di fine secolo.

Il teatro

Al teatro l'Hofmannsthal nietzschiano e dionisiaco dà l'Elektra (1903) e l'Ödipus und die Sphinx (1906; Edipo e la sfinge), reinterpretazioni psicologiche delle tragedie di Sofocle e, fondendo il mistero medievale con un tema barocco (già di Bidermann), Jedermann, das Spiel vom Sterben des reichen Mannes (1911; Ognuno, il dramma della morte del ricco) che con l'altro grande dramma Das grosse Welttheater (1922; Il gran teatro del mondo), ripreso da Calderón de la Barca, acquistò una risonanza europea attraverso le rappresentazioni salisburghesi. Mentre col delizioso e melanconico Der Rosenkavalier (1911; Il cavaliere della rosa) e Ariadne auf Naxos (1912; Arianna a Nasso) Hofmannsthal creò, insieme con R. Strauss, una nuova forma di dramma musicale d'alta qualità poetica, con le novelle, tra cui Die Frau ohne Schatten (1919; La donna senz'ombra), col Bildungsroman incompiuto Andreas oder die Vereinigten (1913; Andrea o i ricongiunti) e la magistrale Reitergeschichte (1920; Storia di cavalleria) ribadisce la sua aspirazione a una bellezza sovrasensibile, raggiungibile solo per illuminazioni simboliche. Gli ultimi drammi, tra cui Der Turm (1925; La torre), presentano un Hofmannsthal mistico e meno incisivo. Importante è anche il suo vastissimo epistolario con Strauss, George, Burckhardt, Schnitzler.

Bibliografia

A. Pellegrini, Novecento tedesco, Milano, 1942; Th. W. Adorno, George und Hofmannsthal, in “Prismen”, Berlino, 1945; R. Alewin, Über Hofmannsthal, Gottinga, 1958; M. Marianelli, Hofmannsthal, Pisa, 1963; E. M. Neuchtern, Hofmannsthal, Francoforte, 1968; M. L. Wandruszka, La cantante di Hofmannsthal, Parma, 1988.

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