Hofstadter, Douglas R.

filosofo e scienziato cognitivo statunitense (n. 1945). Docente di scienze cognitive, è divenuto celebre anche in Italia con la pubblicazione del volume Gödel, Escher, Bach: An Eternal Golden Braid (1979; Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante), in cui tratta con estrema originalità il tema delle strutture ricorsive e autoreferenziali nel campo dell'intelligenza artificiale, della filosofia della mente, delle scienze cognitive, attraversando con disinvoltura i territori della storia dell'arte, della musica e della matematica. Hofstadter ha poi scritto, in collaborazione con D. C. Dennett, The Mind’s I (1981), nella quale ancor più evidente si manifesta il talento di uno scrittore capace di attrarre il lettore non specialista verso argomenti di difficile diffusione presso il grande pubblico. La tesi centrale di Hofstadter sta nel tentativo di naturalizzare i concetti di “mente”, “intelligenza”, “coscienza” e “creatività” – con l'identificazione di un'architettura cognitiva autosservante atta a creare analogie –, dopo averne riconosciuto l'irriducibile complessità che non si presta alla riuscita di facili schematismi. La problematicità dei lavori di Hofstadter è confermata anche negli scritti successivi: Metamagical Themas: Questing for the Essence of Mind and Pattern (1985); Fluid Concepts & Creative Analogies: Computer Models of the Fundamental Mechanisms of Thought (1996); Letter Spirit: Automating Creative Design (1997); Le Ton Beau de Marot: In Praise of the Music of Language (1997); Eugene Onegin: A Novel in Verse (1999; traduzione del romanzo in versi di Puškin Eugenio Oneghin).

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