Inber, Vera Michajlovna

scrittrice russa (Odessa 1890-Mosca 1972). Appartenne al gruppo costruttivista Cech poetov (Officina dei poeti). Le sue liriche, dopo un inizio di ispirazione esotico-simbolista e intimista segnato dall'influsso di Blok e dell'Achmatova (Vino triste, 1912; Delizia amara, 1917; Parole periture, 1922), passarono alla tematica rivoluzionaria e patriottica (Scopo e via, 1923; Al figlio che non c'è, 1927; Diario di viaggio, 1938; Il meridiano di Pulkovo, 1941-43; La via dell'acqua, 1946-51; Aprile, 1960). Per Quasi tre anni. Diario di Leningrado (1946) le fu assegnato il premio Stalin.

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