Isòpodi

sm. pl. [sec. XIX; da iso-+greco pús podós, piede]. Ordine (Isopoda) di Crostacei Malacostraci che annovera ca. diecimila specie marine, d'acqua dolce e terrestri. Di dimensioni comprese fra le frazioni di millimetro (interstiziali) e i trenta centimetri, hanno corpo privo di carapace, generalmente depresso e con terghi toracici sporgenti lateralmente. Talvolta il corpo è allungato e cilindrico. Il primo segmento toracico è fuso con il capo e i rispettivi arti sono trasformati in massillipedi. Le restanti sette paia di arti toracici sono tutte simili fra loro. I tergiti addominali possono essere indipendenti o fusi. Gli arti addominali sono fogliacei e, nelle specie acquatiche, fungono da organi sia respiratori sia propulsori. Fondamentalmente adattati alla deambulazione, gli Isopodi annoverano anche forme scavatrici e perforatrici. Gli acquatici, seppure prevalentemente bentonici, sono capaci di nuotare, “remando” con i pleopodi. Molte specie, in particolare quelle terrestri, sono capaci di avvolgersi a palla (volvazione), meccanismo protettivo contro la predazione e contro l'eccessiva perdita d'acqua. Gli Isopodi sono prevalentemente consumatori di detrito organico; alcuni, xilofagi, sono in grado di digerire direttamente il legno grazie a enzimi cellulasici da essi stessi prodotti; altri sono commensali e altri ancora parassitiematofagi. Gli Oniscoidei, che annoverano ca. 3500 specie, mostrano i più svariati gradi di adattamento all'ambiente terrestre del quale, fra i Crostacei, sono i colonizzatori che hanno avuto il più ampio successo. La respirazione avviene per mezzo dei pleopodi, che nelle forme acquatiche portano branchie mentre sono trasformati in pseudotrachee nelle forme terrestri. L'escrezione ha luogo per mezzo di ghiandole mascellari. Hanno occhi composti sessili, variamente sviluppati a seconda dell'ambiente in cui vivono; alcuni possiedono statocisti nel telson. In alcune specie litoranee gli occhi sono importanti organi di orientamento tramite la luce polarizzata. Sono quasi tutti a sessi separati, con poche specie ermafrodite fra i parassiti. Le uova, incubate nel marsupio, schiudono a uno stadio postlarvale. Rare sono le cure parentali. Tra i generi principali Ligia, Oniscus, Porcellio, Idothea, Anilocra, Asellus e Proasellus.

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