Kabakov, Ilya

pittore ucraino (Dnepropetrovsk, 1933). È stato il rappresentante della neoavanguardia dell'Europa dell'Est; il suo lavoro è stato comunque ampiamente riconosciuto anche in Occidente, giacché l'artista ha partecipato a mostre tenutesi a Lugano, Zurigo, Colonia, Parigi, Londra, Basilea e alla Biennale di Venezia del 1982 e del 1988. Nell'opera di Kabakov si possono individuare due fasi: la prima, che arriva sino al 1974 ca., è caratterizzata da una sorta di interrogazione ontologica intimistica dissociata da contesti reali; la seconda, con opere che sono ancora nell'ambito dell'arte concettuale, mostra anche un recupero dell'iconografia rivoluzionaria russa. I toni ironici e senza falsi accenti eroici sono espressi in dipinti realistici che riproducono episodi semplici e quotidiani; realizzati attraverso l'accostamento di pittura, collages e assemblages di oggetti, questi sono spesso accompagnati da lunghissime didascalie in cui l'artista ha parodiato il costume sovietico di fornire interminabili istruzioni e indicazioni sui comportamenti (Prossima fermata, 1979; Il 28 dicembre nel nostro quartiere, 1985). Nel 1993 gli sono stati assegnati i premi Beuys di Basilea e Beckmann di Francoforte, nonché una menzione d'onore della Biennale di Venezia, cui ha nuovamente partecipato nel 1997.

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