Karasuk, cultura di-

cultura siberiana dell'Età del Bronzo sviluppatasi dal sec. XIII al sec. VIII a. C. nella depressione di Minusinsk, prendendo il nome dal fiume omonimo. Succeduta alla cultura di Andronovo nell'area altaica, la civiltà di Karasuk è documentata da numerose tombe il cui arredo funebre comprendeva, oltre a prodotti della ceramica con vasellame a forma tonda, armi e altri oggetti in bronzo di notevole qualità tecnica (soprattutto importanti per alcuni elementi affini a contemporanei bronzi cinesi e dell'Ordos). I portatori stranieri di questa cultura favorirono lo sviluppo della metallurgia siberiana, che si diffuse attraverso manifestazioni varie sia verso ovest sia verso est, con irradiazioni che giunsero alla Cina Shang, già debitrice secoli prima (XVI-XII) delle esperienze metallurgiche siberiane del Bajkal attraverso la cultura di Glazkovo. La cultura di Karasuk svolse un ruolo importante nei nuovi rapporti intrecciati con la Cina trasmettendo all'Asia occidentale le originali convenzioni stilistiche dell'arte bronzistica Shang e Chou, la cui influenza ebbe più tardi, nelle manipolazioni dell'apporto scitico, profonde conseguenze nell'arte del Luristan. Dalla cultura di Karasuk presero consistenza le prime manifestazioni altaiche dell'arte delle steppe, contribuendo così alla formazione dell'arte animalistica e quindi all'evoluzione estetica dei popoli nomadi. Diretta continuazione di Karasuk fu poi la cultura di Tagar, caratterizzata da componenti scitiche e iraniche.

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