Kulli

centro neolitico della regione di Kolwa (Pakistansudoccidentale) da cui prende nome l'omonima cultura diffusasi anche nel Belucistan meridionale. Contemporanea (III millennio a. C.) a quella dell'Indo, alla quale era legata da rapporti e contatti mercantili, la cultura di Kulli produsse una ceramica caratterizzata da un colore grigio-marrone, lavorata al tornio e dipinta in nero con motivi di animali gibbosi, belve, piante stilizzate disposte entro fregi e alternate a bande a motivi geometrici. I reperti ceramici oltre che dalla regione di Kolwa provengono dal distretto di Mashkai, soprattutto dalla località di Mehi, dove si sono trovati vasi scolpiti in pietra tenera (oltre a reperti in rame e in bronzo) che rivelano costanti relazioni di scambi con Harappā e con la Mesopotamia. Una delle espressioni più interessanti è offerta dalla produzione di statuette in argilla cotta raffiguranti immagini femminili o di animali. Soprattutto suggestive sono le immagini femminili, precisate nei particolari delle acconciature, dell'abbigliamento e della varietà di monili.

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