Kutná Hora

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città nella provincia della Boemia Centrale (Repubblica Ceca), 21.453 ab. (stima 2004).

Situata sul fiume Elba, dal sec. XIII fino al XVI fu la più importante città mineraria in Boemia per i suoi ricchissimi giacimenti d'argento e ospitò fino al 1726 la zecca reale. Il centro antico, perfettamente conservato e ricco di monumenti medievali di grande interesse, è tutelato dal 1952; dal 1995, insieme con le cattedrali di santa Barbara e dell'Assunzione di Nostra Signora a Sedlec, è stato incluso nel Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. In tedesco, Kuttenberg. § Citata per la prima volta nel 1289, si sviluppò grazie all'estrazione dell'argento, regolata da un codice (Ius regale montanorum, 1300-1305) dal re Venceslao II. Nel sec. XV la città diventò un importante centro politico e culturale della Boemia, secondo solo a Praga. Nel 1409 Venceslao IV vi emanò il cosiddetto Decreto di che consentiva un'amministrazione nazionale dell'Università di Praga. Dopo l'insurrezione ceca (1618-20) contro gli Asburgo, la città si avviò verso il declino, che si intensificò in seguito alle devastazioni subite dall'esercito svedese nel corso della guerra dei Trent'Anni (1639 e 1643). § L'edificio più notevole è la cattedrale di santa Barbara: iniziata nel 1380 da Peter Parler e compiuta ai primi del Cinquecento da Benedikt Ried (Rejt) e da Mathias Rejsek, conserva al suo interno un coro ligneo del sec. XV, realizzato da J. Nymburský, e affreschi ispirati sia al mondo religioso, sia al lavoro in miniera e al conio delle monete. Nel hrádek (castelletto), costruito tra i sec. XIV-XV e decorato all'interno da pregevoli affreschi coevi, ha sede il Museo dell'Argento. La Vlašský dvůr (corte degli Italiani), l'edificio che ospitava la zecca, fu ricostruita nel sec. XV in stile neogotico e nuovamente nel 1880 dall'architetto L. Lábler. § Attivo mercato agricolo, è anche sede di industrie alimentari, siderurgiche e del tabacco. § A poca distanza dalla città, a Sedlec, si trova la cattedrale dell'Assunzione di Nostra Signora (1282-1320), la più antica del Paese. Parte di un complesso monastico cistercense devastato dalle truppe hussite nel 1421, fu restaurata nel corso del sec. XVIII dall'architetto J. B. Santini-Aichl in stile barocco-gotico. Le pale d'altare sono opera di M. L. Willmann, di P. Brandl e di J. K. Liška, artisti attivi tra i sec. XVII e XVIII. Nel sec. XVIII furono ricostruiti anche altre parti del monastero, come la cappella di Ognissanti con l'ossario e il refettorio, decorato con affreschi di J. T Supper.

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