Lènno

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comune in provincia di Como (28 km), 209 m s.m., 9,65 km², 1786 ab. (lennesi), patrono: santo Stefano (26 dicembre).

Centro posto sulla sponda occidentale del lago di Como, in una insenatura a S della punta di Lavedo. Già abitato in epoca romana, fu luogo di irradiazione del cristianesimo nella zona. Entrò poi nella sfera di Como (1191), venendo assegnato al quartiere di Porta Torre (1240). Alla fine del sec. XV divenne feudo dei Sanseverino.§ Domina l'abitato l'abbazia cistercense dell'Acquafredda, eretta nel sec. XII e rimaneggiata nei sec. XVII-XVIII; custodisce un ciclo di affreschi del Fiammenghino. La chiesa di Santo Stefano, edificata in epoca romanica (sec. XI) sui resti di una costruzione romana, conserva la cripta originaria; intatto è il vicino battistero (sec. XI) di forma ottagonale. Dello stesso secolo è, nei dintorni, la chiesetta di Sant'Andrea a unica navata absidata.§ Compongono il quadro economico il turismo (anche residenziale) e alcune attività manifatturiere operanti nei settori tessile, metalmeccanico, elettronico (strumentazioni di controllo), nautico e alimentare. §Sul promontorio del Dosso di Lavedo sorge la villa Arconati Visconti, detta “del Balbianello”, circondata da un giardino settecentesco fatto costruire dal cardinale Pier Angelo Maria Durini come luogo d'incontro fra nobili e borghesi. Acquistata nel Novecento dall'esploratore Guido Monzino, che l'ha arricchita di oggetti etnici e preziose raccolte d'arte, ospita un notevole museo artistico e appartiene al Fondo per l'Ambiente Italiano.George Lucas vi girò alcune scene del film L'attacco dei cloni (2001).

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