Lùras

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comune in provincia di Olbia-Tempio, 508 m s.m., 86,98 km², 2660 ab. (luresi), patrono: Madonna del Rosario (prima domenica di ottobre).

Centro della Gallura, posto su un poggio alle pendici settentrionali del massiccio del Limbara. L'abitato, di origine medievale, fece parte dal sec. XI della curatoria di Gemini, compresa nel Giudicato di Gallura e nel 1298, quando questo fu smembrato, passò al comune di Pisa. Conteso fra Arborensi e Aragonesi nel corso del sec. XIV, divenne possesso del re d'Aragona dopo la battaglia di Sanluri (1409) e alla fine del secolo (1479) passò agli spagnoli. Divenuto feudo, nel sec. XVIII fu incorporato nel Marchesato di Gallura, possesso dei Tellez-Giron fino al 1839, anno dell'abolizione dei feudi.§ Nei dintorni del paese si trova una delle più importanti concentrazioni di sepolture dolmeniche dell'isola, risalenti al III-II millennio a. C.: i dolmen di Alzoledda e di Billella, a pianta rettangolare, quello di Ciuledda, a pianta semicircolare con lastrone poligonale di copertura, e l'Allée couverte di Ladas, imponente costruzione rettangolare absidata lunga circa sei metri. § L'agricoltura produce ortaggi, frutta e uva da vino; è diffuso l'allevamento ovino e bovino. Si praticano la floricoltura e la raccolta e lavorazione del sughero. Vi operano aziende enologiche, della lavorazione del granito, del legno e dei metalli.

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