Lanùvio

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comune della Città Metropolitana di Roma Capitale (33 km), 324 m s.m., 43,91 km², 13152 ab. (lanuvini), patrono: santi Filippo e Giacomo (1° maggio).

Centro sul versante meridionale dei Colli Albani. Di antica origine (Lanuvium), si oppose per lungo tempo a Roma, a fianco dei Latini. Noto per un tempio dedicato a Giunone e come luogo di villeggiatura, conserva i resti di numerose ville romane. Dopo un periodo di decadenza, seguito alla caduta di Roma, il paese rinacque per opera dei monaci benedettini (sec. XII). Passò dalle mani dei Colonna ai Cesarini e poi ai Cesarini-Sforza.§ Tra le testimonianze storico-artistiche numerosi i resti di età preromana e romana (mura, sculture e i templi di Ercole e di Giunone Sospita). Ben conservato è il borgo medievale, con i resti delle mura. Tra le opere rinascimentali vi sono la chiesa di Santa Maria delle Grazie (1523), con tracce dell'impianto medievale, e il palazzo Colonna; all'età barocca risalgono la collegiata dell'Assunta, con importanti opere artistiche, e la fontana degli Scogli. § L'agricoltura si basa soprattutto sulla produzione di uva, olive, frutta e ortaggi. L'industria opera nei settori edile, vetrario, alimentare, dei mobili, dei complementi in legno, dell'abbigliamento, e della gomma.

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