Lattobacillàcee

sf. pl. [sec. XIX; da latte+bacillo]. Famiglia (Lactobacillaceae) di Batteri dell'ordine Eubatteriali con varie forme bacillari o cocacee immobili, in catenelle o filamenti, Gram-positive, che si suddividono in una sola direzione; alcune sono anaerobie strette, altre anaerobie facoltative o aerobie, altre ancora microaerofile. Tutte hanno la facoltà di fermentare i carboidrati con produzione di acido lattico. Le Lattobacillacee non sporificano; si trovano comunemente nel tratto intestinale di molti animali (uomo compreso), nel terreno, nei vegetali in via di fermentazione, ecc. Se ne distinguono due tribù: Streptococceae (con i generi Diplococcus, Streptococcus, Leuconostoc, ecc.) e Lactobacilleae (con i generi Lactobacillus, Eubacterium, ecc.). Generalmente le Lattobacillacee sono saprofite di sostanze vegetali, ma esistono anche specie parassite, fra cui poche altamente patogene.

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