Loki

dio della mitologia norrena (dei Germani del nord). La sua entità è estremamente problematica, a cominciare dall'etimologia del nome; problematica è anche la sua posizione rispetto agli altri dei: ora agisce in loro favore contro demoni e altri esseri ostili, ora rivolge le sue male arti contro gli stessi dei; in certi miti appare esiliato dal consesso divino; nel mito escatologico della fine del mondo, quando le forze selvagge si scatenano contro gli dei, egli non lotta con loro, ma contro di loro. Si potrebbe dire che è la personificazione dell'imponderabile rispetto al mondo ordinato e classificato dagli dei, ma, in quanto divinizzazione dell'imponderabilità, è un dio egli stesso, capace di rovesciare o trasformare determinate situazioni mediante l'astuzia, ordendo intrighi e tranelli. In questa funzione Loki è sempre presente nel campo d'azione delle grandi divinità, sia che si tratti di Thor, del quale è ora compagno e ora avversario, sia che si tratti dello stesso Odino, il re degli dei, cui è legato da una “fratellanza di sangue”, ma contro il quale scatenerà alla fine le forze della distruzione, tra cui il lupo Fenrir, un suo figlio, avuto dalla gigantessa Angrboda. La moglie e il figlio “legittimi” di Loki sono invece Sigyn e Nari (o Narfi).

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