Mòssa

Indice

comune in provincia di Gorizia (6 km), 59 m s.m., 6,09 km², 1643 ab. (mossesi), patrono: sant’ Andrea (30 novembre).

Centro del Collio, alla destra del fiume Isonzo. Già insediamento preistorico, fu centro romano. Nel Medioevo fu soggetto ai patriarchi di Aquileia, che l'infeudarono ai Braida. In seguito fu retto dalle famiglie De Portis, Orzone e, nel sec. XVIII, dai conti di Cobenzl. § Presso il paese si trova una torretta d'angolo isolata, già parte di un antico castello. L'abitato conserva il palazzo Codelli, del Seicento, più volte rimaneggiato; nella ricostruita parrocchiale (1927) è una pala d'altare probabilmente di D. Alberti (sec. XVI). § L'agricoltura produce cereali, ortaggi, frutta, foraggi e uva da vino (vini del Collio DOC); si praticano l'allevamento bovino e suino. L'artigianato è attivo nella lavorazione del legno.

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