Maccari, Mino

pittore, disegnatore e incisore italiano (Siena 1898-Roma 1989). Laureato in giurisprudenza, si dedicò invece all'attività artistica, iniziando come disegnatore e incisore. Fu direttore e illustratore del periodico satirico Il Selvaggio (1924-42) da lui fondato con altri collaboratori. Attento ai fatti del costume e della cultura del tempo, ne colse con mordente ironia gli aspetti più significativamente negativi. Con vivace e disinvolto atteggiamento aderì, a modo suo, al movimento letterario e artistico di Strapaese (1926-32), polemizzando contro la politica culturale del fascismo, del quale però ritenne possibile una moralizzazione condotta dall'interno. Dopo la seconda guerra mondiale si dedicò anche alla pittura, eseguendo dipinti che, salvo i ritratti di personale interpretazione espressionista, si possono considerare come una versione a colori della sua opera grafica, attraverso la quale l'artista ha illustrato aspetti di vita italiana con graffiante incisività e inesauribile estro inventivo, in un'estrema coerenza di libera polemica individuale. Nel 1948 ha ottenuto alla Biennale di Venezia il Gran Premio Internazionale per l'incisione.

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