Macleish, Archibald

poeta statunitense (Glencoe, Illinois, 1892-Boston 1982). Con Tower of Ivory (1917; Torre d'avorio), che già mostra l'influenza di Pound e T. S. Eliot, esprime la disperazione e lo smarrimento dei poeti americani coinvolti nel caos della guerra. Nella semplice eloquenza di New Found Land (1930; Nuova terra scoperta) ha dato voce a un nuovo tipo di poesia, in cui si configurano eredità morali e politiche squisitamente americane. La sua poesia ha influenzato Dos Passos e Hemingway. Il suo realismo lirico si alterna a espressioni di veemente partecipazione alla realtà politica americana (Conquistador, 1932, premio Pulitzer). Ha anche scritto alcune opere teatrali, tra cui The Fall of the City (1937; La caduta della città), che stigmatizza la dittatura a favore delle libertà democratiche. Si ricordano ancora la pluripremiata raccolta Collected Poems 1917-52, Poetry and Experience (1961), The Wild Old Wicked Man (1968; Il selvaggio vecchio cattivo), Scratch (1971; Linea di partenza), The Continuing Journey (1971; Il viaggio che continua), The Human Season (1972), New and Collected Poems 1917-76 (1976). È stato vicesegretario di Stato e dal 1946 membro del Consiglio esecutivo dell'UNESCO

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