Maffèi, Scipióne

letterato, poeta tragico ed erudito italiano (Verona 1675-1755). Di nobile famiglia, quale ufficiale nell'esercito dell'elettore di Baviera partecipò nel 1705 alla guerra di successione spagnola. Tornò quindi a Verona e si dedicò esclusivamente alla letteratura: fu membro dell'Arcadia e manifestò la sua versatilità fondando nel 1710 il Giornale dei letterati con A. Zeno e A. Vallisnieri e, già affermato come scrittore, le Osservazioni letterarie, che curò dal 1737 al 1740. La sua imponente produzione comprende le commedie Le cerimonie (1728) e Il Raguet (1747), il melodramma La fida ninfa, oltre a numerosi trattati di vario argomento (Della scienza chiamata cavalleresca, 1710; Dell'arte magica dileguata, 1749; Dei teatri antichi e moderni, 1753), opere erudite, scritti polemici contro i giansenisti. La sua fama è però affidata alla tragedia Merope (1714), il miglior esempio di tragedia italiana prima dell'Alfieri.

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