Mattióni, Stèlio

scrittore italiano (Trieste 1921-1997). Impiegato in un'industria, ha esordito, grazie agli stimoli di Roberto Bazlen, con il romanzo Il sosia (1962), cui ne sono poi seguiti diversi altri, tutti di ambientazione triestina. La sua scrittura, nel solco della tradizione sveviana, fluisce intrecciando elementi realistici e fantastici, riflessioni umoristiche e amare a un tempo. Tra i suoi libri ricordiamo: Palla avvelenata (1971), La stanza dei rifiuti (1976), Il richiamo di Alma (1980), Il corpo (1985), Storia di Umberto Saba (1989), la favola “morale” Sisina e il lupo (1993) e il romanzo d'impronta psicanalitica Il mondo di Celso (1994). Ha anche pubblicato raccolte di versi, tra cui Poesie (1970).

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