Megged, Aharon

scrittore e drammaturgo israeliano (Wloclawek, Polonia, 1920). Di origine polacca, si è trasferito in Palestina nel 1926. Editore, giornalista, ha esordito come narratore nel 1950 con Lo spirito dei mari, romanzo ispirato alla vita nei kibbutz. Nelle opere successive (Hedva e io, 1954; Il caso di uno sciocco, 1960; Vivere dei morti, 1965) ha affrontato il tema del rapporto tra generazioni in Israele, spesso segnato da diverse interpretazioni dello spirito ebraico e delle sue tradizioni. Con toni spesso ironici Megged ha descritto, in modo realistico e anche allegorico, i rapidi mutamenti della società israeliana, la progressiva perdita delle radici e dell'identità di un popolo. Dopo I quaderni di Evyatar (1973) e Su alberi e sassi (1973) ha pubblicato Nel mese di Av (1980), Foiglman (1988), Desiderando Olga (1994) e Iniquità (1996). Ha realizzato anche testi per il teatro tra i quali Sulla strada per Eliat (1951), Genesi (1965), L’alta stagione (1968) e saggi tra cui Il viaggio verso la terra promessa. La storia dei bambini di Selvino (1984) e La zona turbolenta (1985).

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