Mengaldo, Pièr Vincènzo

linguista e critico letterario italiano (Milano 1936). Allievo di G. Folena e docente di storia della lingua italiana all'Università di Padova, è autore di studi filologici ed esegetici su Dante e Boiardo: al primo sono dedicati due contributi critici sul De vulgari eloquentia (1968) e sulle Opere minori (1979), oltre a un saggio che prende in analisi Linguistica e retorica di Dante (1978), mentre una parte della produzione boiardesca è affrontata nei volumi Opere volgari (1962) e La lingua del Boiardo lirico (1963). Dopo la pubblicazione dell'importante studio composito su La tradizione del Novecento (1975), che analizza la lingua letteraria italiana di questo secolo, ha curato la discussa antologia dei Poeti italiani del Novecento (1978), ordinando e classificando gli autori sulla base di un rigoroso metodo storicistico. Alla monografia L’epistolario di Nievo: un’analisi linguistica (1987) ha fatto seguito un'impegnativa Storia della lingua italiana (1994), che prende in esame l'evoluzione complessiva dell'italiano negli ultimi cento anni. Con Antologia personale (1995) è tornato a quell'interesse per il giudizio critico che da sempre accompagna la sua ricerca più strettamente accademico-filologica, abbandonandosi a un libero excursus informale sui classici della letteratura di tutti i tempi. In Giudizi di valore (1999) Mengaldo ha raccolto articoli e interventi su questioni storiche e letterarie. Tra le opere più recenti Com'è la poesia (2018), Per Primo Levi (2019), Dal medioevo al rinascimento. Saggi di lingua e stile (2019), I chiusi inchiostri. Scritti su Franco Fortini (2020). 

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