Merini, Alda

poetessa italiana (Milano 1931-2009). Nata in una famiglia di modeste condizioni, ha rivelato già in giovanissima età le sue qualità poetiche, subito riconosciute da Giacinto Spagnoletti, che ha incluso alcune sue liriche nell'Antologia della poesia italiana 1909-1949 (1950), e da Vanni Scheiwiller, che l'ha inserita fra le Poetesse del Novecento (1951). Contemporaneamente a questi primi successi hanno cominciato a manifestarsi i sintomi di una malattia di origine nervosa che avrebbero in seguito costretto la Merini a lunghi periodi di internamento in case di cura. Con le prime raccolte, caratterizzate da una sorprendente intensità e pervase da una forte tensione erotica e religiosa allo stesso tempo, ha ottenuto l'ammirazione di illustri esponenti del mondo culturale e letterario, come Pasolini, Betocchi, Maria Corti, Manganelli e Quasimodo; quest'ultimo ha successivamente inserito alcuni lavori della poetessa nel volume Poesia italiana del dopoguerra (1958). Fra le prove più note della sua maturazione stilistica si possono ricordare La presenza di Orfeo (1953), Paura di Dio (1955), Nozze romane (1955) e Tu sei Pietro. Anno 1961 (1961). Nel 1965 l'aggravarsi della malattia ha costretto la Merini al ricovero in un ospedale psichiatrico di Milano: il silenzio poetico dovuto a questa tormentata fase della vita si è interrotto nel 1979 e negli anni successivi sono nate alcune delle raccolte più intense della sua produzione: Destinati a morire. Poesie vecchie e nuove (1980), Le rime petrose (1981), La Terra Santa (1983). Dopo una breve interruzione dell'attività poetica, legata a un secondo periodo d'internamento a Taranto, ha ripreso a scrivere nel 1986, anno in cui ha pubblicato il diario della sua drammatica vicenda manicomiale L’altra verità. Diario di una diversa. Fra le successive opere in versi sono da menzionare le raccolte Fogli bianchi (1987), Testamento (1988), Vuoto d’amore (1991) e Ballate non pagate (1995), cui è stato assegnato il premio Viareggio e Corpo d'amore. Incontro con Gesù (2001), profilo altamente visionario della figura di Cristo. Dall'inizio degli anni Novanta si è dedicata anche alla prosa: ne Il tormento delle figure (1990) ha raccontato le storie dei suoi amori, mentre in Le parole di Alda Merini (1991) ha riunito prose, poesie e interviste. In La pazza della porta accanto (1995) ha raccontato una tragica esperienza personale. Nel 2007 ha pubblicato il poema Francesco. Canto di una creatura.

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