Spagnolétti, Giacinto

critico, narratore e poeta italiano (Taranto 1920-Roma 2003). È noto soprattutto come critico letterario, autore di un'autorevole antologia, La poesia italiana contemporanea (1946), di alcuni saggi (Pretesti di vita letteraria, 1953; Romanzieri italiani del nostro secolo, 1957; Conversazioni con Danilo Dolci, 1977; Il verso è tutto. Alle fonti della poesia italiana del primo Novecento, 1979; La letteratura italiana del nostro secolo, 1985) e di un Profilo della letteratura italiana del Novecento (1975). Studioso di I. Svevo, ha pubblicato due importanti saggi sull'autore triestino (1988, 1991). L'esperienza ermetica da cui muove la sua critica è avvertibile anche nei versi (Sonetti e altre poesie, 1941; A mio padre d'estate, 1953). I suoi versi sono riuniti nel volume Poesie raccolte (1940-1990) (1990). Spagnoletti ha scritto anche alcuni romanzi: Tenerezza (1946), Il fiato materno (1971). Nel 1991, ha curato insieme a C. Viviani un ampio repertorio antologico, Poesia dialettale dal Rinascimento a oggi, e, nel 1992, ha raccolto in Poeti d’Italia otto secoli di produzione italiana in versi, in collaborazione con E. Golino e con la consulenza di M. Corti. Dopo il saggio critico Inventare la letteratura (1993), nel 1994 ha ripubblicato la Storia della letteratura italiana del Novecento in una versione ampiamente aggiornata rispetto alla prima, uscita nel 1984. Nel 1996 ha pubblicato La poesia che parla di sé, nel 1997 I nostri contemporanei. Ricordi e incontri, in cui rievoca i suoi incontri con i maggiori scrittori contemporanei. Del 1998 sono i due saggi L'impura giovinezza di Pasolini e Letteratura e utopia. Alle origini della fantascienza, mentre nel 1999 ha pubblicato Il teatro della memoria, un'autobiografia che è anche occasione di meditazione su alcuni eventi del passato e su temi più attuali.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora