Minichini, Luigi

patriota (Nola 1783-Filadelfia 1861). Di carattere torbido e violento, dopo aver abbandonato il convento di S. Giovanni in Galdo perché accusato di aver fatto avvelenare un confratello, si fece carbonaro e partecipò al moto insurrezionale iniziato a Nola da Morelli e Silvati (1820). Entrato presto in disaccordo con i capi della rivoluzione per la sua condotta esaltata e demagogica, si recò in Sicilia dove ebbe nuovi dissensi con quelle autorità. Successivamente tentò anche di accordarsi con i liberali piemontesi e lombardi, ma inutilmente. Esule nel 1821, andò prima in Spagna, poi in Inghilterra e negli Stati Uniti.

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