Misterbianco

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comune della Città metropolitana di Catania (8 km), 213 m s.m., 37,51 km², 42.290 ab. secondo una stima del 2007 (misterbianchesi), patrono: sant’ Antonio Abate (17 gennaio e prima domenica di agosto).

Cittadina situata sul versante meridionale dell'Etna. L'abitato (che trae il nome da un Monasterium album, “monastero bianco”, benedettino) fu completamente distrutto da una colata lavica nel 1669 e successivamente ricostruito in un luogo adiacente su progetto urbanistico con una pianta regolare. Fino al 1642 casale di Catania, appartenne poi ai Trigona (1642-1812) con il titolo di duchi. § La chiesa madre, ricostruita nel corso dei sec. XVIII e XIX, conserva una statua della Madonna delle Grazie attribuita ad Antonello Gagini. Nella chiesa di San Nicola è visibile una tavola del sec. XVI con la Madonna del Rosario. Sono interessanti anche il Palazzo Ducale e il Palazzo del Senato, entrambi del sec. XVIII. § A differenza degli altri comuni dell'area urbanizzata di Catania, Misterbianco è caratterizzato da un'agricoltura redditizia (soprattutto agrumi ma anche cereali, uva e olive) e dalla presenza di un'industria molto sviluppata (zona industriale di Piano Tavola), il cui settore portante è quello metalmeccanico, seguito da quelli cartario, chimico, alimentare, dei materiali da costruzione, della pietra, del legno (mobili, imballaggi) e della plastica. Sono caratteristiche le ceramiche prodotte dall'artigianato locale.

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