Mockel, Albert

poeta belga di lingua francese (Ougrée, Liegi, 1866-Bruxelles 1945). Esordì giovanissimo come poeta aderendo al movimento simbolista, di cui diffuse i principi e le opere in una rivista da lui fondata a Liegi, La Wallonie (1886-92), e in numerosi saggi critici, spesso dedicati ad altri poeti simbolisti, quali Propos de littérature (1894), Stéphane Mallarmé, un héros (1899), Émile Verhaeren, poète de l'énergie (1933).A Parigi, dove si trasferì nel 1892, ebbe frequenti contatti con Mallarmé, che imitò nelle sapienti alchimie verbali di Chantefable un peu naïve (1891), Clartés (1901) e La flamme immortelle (1924), all'origine della quale si delinea tuttavia una concezione più personale della poesia. Scrisse in prosa Contes pour les enfants d'hier (1908).

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