Moróne, Doménico

pittore italiano (Verona 1442-1517). Formatosi nella bottega di F. Benaglio, si accostò, con una certa estrosità, al plasticismo del Mantegna (Madonna, 1484, Berlino, Staatliche Museen), ma fu presto attratto dal brio narrativo dei veneziani (Gentile Bellini e Carpaccio) e dei ferraresi. Esemplare in questo senso è La cacciata dei Bonacolsi (1494, Mantova, palazzo Ducale), dipinto per Francesco Gonzaga, opera vivace e vicina ai migliori esiti della pittura lombarda. Meno originali sono le opere più tarde (affreschi della chiesetta del Paladon in Valpolicella, 1502, ora al Museo di Castelvecchio a Verona), spesso eseguite con aiuti.

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