Murano

frazione del comune di Venezia, posta su cinque isole della Laguna Veneta poco a NE del centro storico, con cui è collegata da regolari servizi di battelli. È nota specialmente per le sue vetrerie che, attive fin dal tardo sec. XIII, conobbero il periodo di massimo sviluppo e splendore nel corso del Quattrocento e del Cinquecento. Le vetrerie, ancora attive, producono cristalli, vetri artistici, specchi, conterie e lenti per strumenti ottici. § L'isola ha il suo monumento religioso più importante nella basilica dei Santi Maria e Donato (fondata nel sec. VII e ricostruita nel 1140), che rivela influenze bizantine e del romanico lombardo. A pianta basilicale, ha amplissima abside ottagonale, che abbraccia il complesso delle tre navate, ornata da un loggiato ad archi nella parte superiore e da un porticato cieco in quella inferiore. All'anno della sua ricostruzione risale la decorazione a mosaici policromi del pavimento, mentre i mosaici dell'abside sono del sec. XIII (tra essi spicca una bellissima immagine della Vergine su fondo in oro); gli affreschi sono del sec. XIV. La chiesa di San Pietro Martire, fondata nel 1348, fu ricostruita nelle forme attuali nei sec. XV-XVI; all'interno sono dipinti di Giovanni Bellini, di Palma il Giovane e del Veronese. Di impronta palladiana è il palazzo Trevisan, con stucchi di A. Vittoria e resti di affreschi del Veronese e di B. Zelotti. Il Museo dell'Arte Vetraria, che ha sede nel palazzo Giustinian (fine sec. XVII), conserva importanti raccolte di vetri egiziani, fenici, ellenistici, ma soprattutto romani (sec. I e II), realizzati in una ricca varietà di tecniche e di forme; notevoli anche le raccolte di vetri spagnoli e boemi; largamente rappresentata è la produzione di scuola muranese, soprattutto dei sec. XV-XVI e delle riprese posteriori al Settecento.

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