Musèo Nazionale Romano

istituzione fondata nel 1889 che raccoglie le opere di arte antica rinvenute a Roma e nella provincia. Il Museo Nazionale Romano possiede una tra le maggiori collezioni d'arte antica del mondo, con reperti che ben illustrano la storia della città dall'antichità fino al Medioevo. L'ordinamento sistematico della collezione è stato avviato dal 1981 grazie ai fondi della legge speciale per la tutela del patrimonio archeologico. Il museo si compone di quattro sedi, Palazzo Massimo alle Terme, che è la sede principale, Palazzo Altemps, le Terme di Diocleziano, la Crypta Balbi. La sede di Palazzo Massimo alle Terme conserva reperti provenienti da edifici pubblici e residenze imperiali, databili dalla tarda età repubblicana fino al IV sec. d. C. Tra le sculture sono da notare l'Augusto di Via Labicana, la Fanciulla di Anzio e l'Afrodite di Villa Adriana; tra le pitture si segnalano gli eccezionali dipinti murali della Villa di Livia a Prima Porta (I sec. d.C.) e quelli della villa rinvenuta nei pressi della Farnesina durante la costruzione degli argini del Tevere. Di grande importanza sono le sezioni di Numismatica e di Oreficeria. La prima ospita medaglie e monete dal V sec. a.C. e comprende le ricche collezioni della raccolta antiquaria kircheriana e di Vittorio Emanuele III di Savoia. La sezione di Oreficeria presenta materiali preziosi dall'età regia fino al periodo tardo antico. Nel Palazzo Altemps sono confluite le maggiori collezioni delle famiglie nobili romane, da quella Boncompagni-Ludovisi, alla Altemps, oltre a reperti provenienti da altre proprietà: Brancaccio, Jandolo, Veneziani, Drago, Mattei. Il nucleo senza dubbio più importante è la raccolta Boncompagni-Ludovisi, iniziata dal cardinale Ludovico nel 1621 per ornare gli ambienti della sua villa sul Quirinale. Molto famosa e apprezzata presso artisti e letterati, la villa è andata distrutta alla fine del sec. XIX con l'edificazione del quartiere Ludovisi. Tra le sculture più importanti spiccano l'Ares Ludovisi e il gruppo del Galata suicida con la moglie. Dagli scavi proviene anche il celebre Trono Ludovisi, opera in marmo del V secolo a.C. Alle Terme di Diocleziano, lo spazio museale si sviluppa tra il frigidario per abluzioni detto Aula Ottagona e il chiostro michelangiolesco della chiesa di S. Maria degli Angeli. Il percorso è disseminato di reperti, come capitelli, sarcofagi, statue funerarie, e culmina appunto nell'Aula Ottagona, che ospita opere provenienti dai grandi complessi termali di epoca imperiale. Da notare sono due rari esempi di scultura in bronzo rinvenuti alle Terme di Costantino sul Quirinale: il Principe ellenistico del II sec. a.C. e il Pugile del I sec. a.C. Il complesso della Crypta Balbi, situato nei pressi di Via delle Botteghe Oscure, è stato riportato alla luce nei primi anni Ottanta, e comprende anche il grande cortile porticato del teatro Balbo (13 a.C). L'intervento di scavo ha reso visibile, nei diversi strati, il processo di trasformazione del paesaggio urbano dall'antichità al XX secolo; gli utensili e gli altri materiali rinvenuti permettono di illustrare l'evoluzione della vita cittadina dal V al X secolo.

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