Orèste (mitologia)

(greco Oréstēs). Eroe della mitologia greca, protagonista di celebri tragedie di Eschilo (Coefore, Eumenidi), Sofocle (Elettra) ed Euripide (Oreste, Ifigenia in Tauride, Elettra). È il figlio di Agamennone e di ClitennestraUccide la madre, colpevole di aver assassinato il padre. È perseguitato dalle Erinni o Furie, per essersi macchiato del sangue materno, ma poi è assolto dalla sua colpa dal tribunale ateniese detto Areopago. Il mito è in realtà senza soluzione e dunque senza assoluzione, la quale è una variante ateniese posta da Eschilo in funzione politica; il reale campo d'azione del mito di Oreste concerne i rapporti della famiglia; la soluzione ateniese è in fondo una soluzione sociale (o “politica”) superante l'ambito della famiglia. § Oreste compare già in età arcaica su un vaso protoattico dei Musei di Berlino e su una metopa del santuario del Sele mentre insegue e uccide Egisto. Sulla ceramica attica e italiota, su urne etrusche, su sarcofagi romani è frequente la scena dell'uccisione di Egisto e Clitennestra da parte di Oreste nudo e armato di spada, mentre già le Erinni perseguitano il matricida; diffusa nella ceramica è anche la purificazione di Oreste sugli altari di Delfi e di Atene. Più sereno l'incontro con Elettra, dal rilievo melio del Louvre alla ceramica italiota e al gruppo marmoreo del Museo delle Terme, firmato da Menelao. Le figurazioni sono ispirate dalla grande tragedia greca, soprattutto di Eschilo, e derivano da opere note solo dalle fonti, come il quadro di Teone (Theon) con la pazzia di Oreste. § La prima compiuta trasposizione teatrale del mito di Oreste si trova nell'Orestea (458 a. C.) di Eschilo. Successivamente il personaggio di Oreste ricorre in numerose opere, intitolate o non intitolate a lui, come nell'Ifigenia in Tauride (ca. 411) di Euripide e nei vari lavori dedicati alla sorella Elettra. Complessa è la vicenda di Oreste nell'omonima tragedia (408 a. C.) di Euripide, dove si ha la dissoluzione della concezione tradizionale del mito. L'elaborazione moderna del mito ha inizio con la tragedia Oreste (1525) di G. Rucellai, cui seguirono le omonime tragedie di Voltaire (1750) e di V. Alfieri (1783), dove il protagonista è pervaso da una cieca furia di azione. Tra le elaborazioni più recenti è da segnalare Les mouches (1943; Le mosche) di J.-P. Sartre.

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