Oreopithecus

genere della famiglia Oreopithecinae, di cui il più noto rappresentante è l'Oreopithecus bambolii i cui resti fossili, rinvenuti in Toscana sul monte Bamboli e (1958) nella miniera di lignite di Baccinello (Grosseto), sono datati al Miocene superiore. La volta palatina del cranio è piuttosto lunga e la spina nasale anteriore (caratteristica dell'uomo) è quasi assente; la faccia è piuttosto corta, il mento è rotondo e poco sfuggente. Gli incisivi sono insediati verticalmente e non vi è il diastema tipico dei Pongidi fra incisivi e canini, la cui lunghezza, insieme con la struttura dei premolari, è simile a quella delle Australopitecine. Per quanto riguarda le ossa lunghe, l'ulna è simile a quella umana, mentre l'arto superiore è più lungo di quello inferiore (come nei Pongidi); le ali dell'ileo sono piuttosto larghe e ciò denota una tendenza all'andatura eretta, comprovata dalla sinfisi pubica che è molto bassa. La struttura di alcuni organi (denti, bacino) giustifica, pertanto, l'ipotesi di una tendenza verso la forma umana, mentre l'apparato motore e il cranio ricollega le Oreopitecine ai grandi Primati.

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