(Uvieu). Capoluogo della provincia omonima e del principato delle Asturie (Spagna), 228 m s.m., 212.174 ab. (stima 2005).

Generalità

Situata in una conca ai piedi del versante settentrionale della Cordigliera Cantabrica, la città si è estesa con nuovi quartieri a partire dalla metà del sec. XIX intorno alla nuova stazione ferroviaria e verso il parco di San Francisco, ai lati della direttrice meridionale per Léon; in seguito sono sorti nuovi quartieri sia a S, sia a ridosso della città vecchia a W e a N. Diversi suoi monumenti, situati sia nel centro storico (chiesa di San Julián de los Prados, cripta di Santa Leocadia e Foncalada), sia nei dintorni (Santa Maria del Naranco e San Michele de Lillo), sono stati inclusi nel 1985 nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Sede di università dal 1608 e prestigioso centro culturale.

Storia

La città sorse attorno a un convento benedettino nella seconda metà del sec. VIII. Verso l'800 Alfonso II vi stabilì la sua corte, facendone la capitale del regno asturiano. Per Oviedo iniziò un lungo periodo di prosperità, continuata anche quando dopo la morte di Alfonso III quando la capitale fu trasferita a Léon. Nel 1190 ricevette una serie di privilegi da Alfonso VI, ribaditi per tutto il Medioevo. Favorita anche dai “re cattolici”, nei sec. XIV-XV conobbe un lungo periodo di lotte intestine tra le diverse fazioni cittadine. Nel 1808 fu uno dei centri antinapoleonici, subendo i saccheggi delle truppe del generale Nuy. Nel 1891 fu sede di una delle maggiori organizzazioni socialiste. La città subì notevoli danneggiamenti a molti dei suoi edifici prima nell'ottobre 1934, durante un'insurrezione dei minatori contro il governo repubblicano conservatore, e in seguito, nell'assedio subito nel 1936-37 nel corso della guerra civile.

Arte

La cattedrale di San Salvador, iniziata nel 1388 e compiuta nel sec. XVI, è stata in gran parte ricostruita dopo il 1934. È un bell'esempio di stile gotico fiorito, con forti influenze francesi, fiamminghe e tedesche, dovute all'origine spesso straniera delle maestranze. Medievali sono la sala capitolare (1296-1301) e il chiostro (parte del 1302, parte gotico-fiammeggiante del Quattrocento). Annessa alla cattedrale è la Cámara Santa, una cappella reliquiaria a due piani di cui quello inferiore, con volta a botte, ha origine nel sec. IX, mentre quello superiore, formato da un atrio e da un santuario, fu ricostruito nel sec. XI e decorato nel XII da sei statue-colonne romaniche di Apostoli. Vi si conservano importanti oreficerie medievali: l'Arca Santa di argento dorato e sbalzato (1075); la Cruz de los Angeles, di filigrana d'oro e gemme antiche (808); la Cassa delle Agate (sec. X); dittici bizantini, romanici, gotici, ecc. Nei suoi pressi si trova la torre Vieja, romanica. La chiesa di San Julián de los Prados è un edificio della prima metà del sec. IX, con tre absidi rettangolari voltate e ricca decorazione interna. Settecenteschi e barocchi sono il palazzo del Campo Sagrado, l'Ospedale e il convento di San Pelayo. Il chiostro del convento di San Vicente (sec. XVIII) ospita il Museo Archeologico, con reperti dell'età preistorica, romana e medievale. Il Museo provinciale delle Belle Arti, ospitato nel Palacio de Velaverde, raccoglie opere rinascimentali, barocche e di artisti asturiani contemporanei.

Economia

Grazie alla sua posizione, al centro di un ricco bacino carbonifero, Oviedo ha vissuto dal sec. XIX un intenso sviluppo industriale; è sede di stabilimenti metalmeccanici, siderurgici, chimici, conciari e alimentari. Negli ultimi decenni si è sviluppata soprattutto come centro commerciale e del terziario; di rilievo è il turismo.

Curiosità e dintorni

Tra marzo e aprile, insieme con le vicine Gijón e Avilés, la città ospita il Festival internazionale di musica e danza delle Asturie. Costituiscono un importante appuntamento le processioni delle confraternite religiose della Settimana Santa. Presso Oviedo, sulle pendici del monte Naranco, si trovano due dei monumenti patrimonio dell'umanità: le chiese di San Michele de Lillo (ca. 848), con pianta a croce greca e colonne dai capitelli figurati, e di Santa Maria del Naranco (sec. IX), a una sola navata con volta a botte, ingressi laterali e cripta.

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