Pàolo Diàcono

(Paolo Warnefrido). Storico longobardo (forse Cividale ca. 720-Montecassino ca. 799) di nobile famiglia, studiò a Pavia presso la corte del re Rachi. Monaco forse dal 749 a Civate e a Montecassino, tornò alla corte longobarda dopo il 756 come precettore della figlia del re Desiderio, alla quale dedicò (768) la sua Historia romana, rifacimento e continuazione del Breviario di Eutropio. Prigioniero in Francia dopo la caduta dei Longobardi, rivolse una supplica in versi (782) a Carlo Magno che lo chiamò alla corte di Aquisgrana dove rimase senza compiti precisi (fu anche maestro di greco) e compilando una cronistoria in versi dei vescovi di Metz (Liber de episcopis Mettensibus). Tornato nel 786 a Montecassino, si dedicò nuovamente agli studi storici e alla letteratura componendo, oltre a varie poesie, una vita di San Gregorio Magno e forse una Expositio super Regulam Sancti Benedicti (che secondo alcuni avrebbe composto in epoca anteriore), e il suo capolavoro, la Historia Langobardorum, l'unica storia contemporanea di quel popolo e la migliore testimonianza della civiltà italiana del suo secolo.

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