Pèpoli, Carlo, cónte

patriota italiano (Bologna 1796-1881). Membro del governo provvisorio bolognese durante la rivoluzione del 1831 e colonnello della guardia nazionale, fu tra i firmatari dell'atto di decadenza del potere temporale. Prigioniero degli Austriaci e poi esule in Francia, collaborò attivamente (1832-34) al periodico di MazziniGiovine Italia. Rifugiatosi quindi in Inghilterra si diede all'insegnamento della letteratura italiana. Nel 1848 ritornò in patria, fu deputato e combatté con Durando, ma dopo l'esito disastroso della guerra si recò di nuovo a Londra dove rimase un decennio. Stabilitosi infine in Italia (1859), nel 1862 fu nominato senatore. Nel 1825 G. Leopardi gli aveva dedicato: l'Epistola al conte Carlo Pepoli. Letterato e scrittore, lasciò tra l'altro un volume di Poesie e Prose (1880).

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